FIGS, Federazione Italiana, Giochi Storici

NETTUNO

Approdo di N.S. delle Grazie

Ultima Domenica di Aprile

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LA MERAVIGLIOSA STORIA DELL’APPRODO DEL 1550
L’inizio del lungo rapporto d’amore e di devozione tra i nettunesi e la Madonna delle Grazie trova una collocazione storica ben precisa: 1550, Anno del Giubileo.
“L’infame eresia” aveva spinto gli inglesi di Enrico VIII a distruggere tutte le immagini sacre, tre statue lignee furono caricate su un veloce vascello che dalle coste britanniche si diresse a Napoli, probabilmente per rivenderle. L’operazione non andò a buon fine perché arrivato sulla costa laziale, a causa di una “orribilissima tempesta di Mare”, il vascello fu costretto ad approdare sulla spiaggia nettunese. I racconti della tradizione dicono che per tre volte i marinai inglesi tentarono di riprendere il mare e per tre volte si alzarono terribili onde. Furono perciò costretti a lasciare le statue a terra che “furono collocate dal Popolo che vi accorse dentro la Chiesa suddetta dell’Annunziata, cioè nell’unica nicchia che vi stava nell’Altare” (da un manoscritto del 1718).
Le varie “historie” dell’inizio del 1649 già raccontano del grande culto che si era sviluppato intorno alla Madonna nettunese, e la cultura religiosa che si sviluppa nel corso dei secoli diventa feconda linfa nelle radici di questa terra generosa, entra a pieno titolo a far parte della vita delle persone che la abitano e ne è parte integrante, è imprescindibile e inseparabile valore nelle tradizioni locali, è quel sentimento che nasce dal basso e raduna un popolo con un sentire comune.
L’Associazione Culturale “La Stella del Mare”, accogliendo il bisogno culturale che emerge dal territorio e ponendo tale emergenza al centro del proprio core e quindi della propria mission, organizza dal 2010 la rievocazione dell’evento dell’approdo della statua della Madonna delle Grazie nella città di Nettuno. Si tratta di una rappresentazione storica, una grande festa che si dipana itinerante per le principali piazze della città e che trova il suo palcoscenico naturale nelle vie del Borgo Medievale, testimone e attore di una ricchezza culturale opulenta e a tratti anche sfrontata per la sua magnificenza.
Antichi odori e sapori della tradizione locale si rincorrono tra le vie, offerti dagli artigiani che ripropongono il gusto antico di cibi spesso dimenticati. I suoni sono quelli dei tamburrini, delle voci degli attori che recitano spaccati di vita rinascimentale, dei musici che con i loro strumenti creano per i danzatori una melodia sulla quale esibirsi. I colori sono nei meravigliosi costumi delle dame, dei cavalieri e quelli dei popolani, sono i colori dei banchi del mercato contadino e quello degli antichi artigiani, degli sbandieratori che lanciano sempre più in alto i propri vessilli.
Il corteo storico sfila sul lungomare della Città fino a raggiungere la spiaggia antistante il Santuario di Nostra Signora delle Grazie, e lì attende l’approdo della statua della Madonna.
Dal mare che ribolle di barche e di suoni che annunciano lo sbarco, una barchetta a remi spiaggia su un lido sicuro e accompagna la statua nelle mani dei nettunesi, pronti a riceverla. Momenti di grande misticismo si susseguono, tra canti e preghiere ancora una volta il popolo nettunese rinnova quell’affetto e quella devozione che definiscono il lungo rapporto d’amore con la Madonna. L’evento viene riproposto ogni anno durante l’ultimo week-end di aprile.

 

 

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